11 marzo 2021 - Rispondendo alla richiesta del Segretario generale delle Nazioni Unite di "urgenza e ambizione" sul cambiamento climatico, l'intera industria marittima globale sta dando sostegno "pieno e inequivocabile" a una proposta moon-shot presentata dai governi, per accelerare l’entrata in esercizio di navi a zero emissioni di carbonio entro un decennio.
La proposta, presentata ieri all'Organizzazione marittima internazionale (IMO) dai governi che controllano una quota importante del tonnellaggio marittimo mondiale è di istituire un Fondo IMO per la ricerca marittima di 5 miliardi di dollari utilizzando contributi obbligatori delle compagnie di navigazione mondiali.
Questo nuovo fondo da 5 miliardi di dollari sosterrà un nuovo International Maritime Research and Development Board (IMRB) avente il fine di commissionare programmi di collaborazione per la ricerca applicata e lo sviluppo R&D di tecnologie a zero emissioni di Co2, specificamente adattate per applicazioni marittime, compreso lo sviluppo di prototipi funzionanti. Aiuterà anche i progetti di riduzione di Co2 nei paesi in via di sviluppo, comprese le nazioni insulari del Pacifico.
L'industria marittima sta sollecitando tutti i governi ad approvare questa proposta sostenuta dalle principali nazioni marittime, tra le quali Georgia, Grecia, Giappone, Liberia, Malta, Nigeria, Palau, Singapore, Svizzera – nel corso dell’importante riunione presso l'IMO a Londra nel novembre 2021, che coinciderà con la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP 26) a Glasgow.
Questa è l'unica proposta dettagliata disponibile per fornire velocità e portata adeguate come richiesto dal Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres. L'incapacità degli Stati membri delle Nazioni Unite di sostenere questa iniziativa potrebbe rallentare in modo significativo i progressi verso la decarbonizzazione delle navi.