25 febbraio 2021 - “Invece accadrà”, facciamo nostre con piacere le parole dell’Assessore Comunale Simone Venturini perché ha ragione, anzi gli oltre 4000 lavoratori del porto e le loro famiglie “sperano che accada”. Le compagnie di crociera si stanno riorganizzando per ripartire, il tutto tenendo in debito conto l’andamento della pandemia. Lo stop di questi lunghi mesi ha infatti portato alla creazione di severi protocolli per la tutela della salute e della sicurezza per i passeggeri, gli equipaggi, gli operatori e tutte le comunità cittadine e portuali che operano con le navi da crociera e ospitano i viaggiatori.
Questi protocolli, unici al mondo, possono essere resi operativi anche a Venezia garantendo la ripresa dei traffici in totale sicurezza.
Sarebbe un segnale non solo auspicabile ma anche così atteso da tutta la comunità portuale che
potrebbe così rivedere un barlume di speranza per il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.
Per questo il Comitato lancia un appello al Governo e alle Istituzioni locali affinché al più presto
proseguano le interlocuzioni per la ripresa del traffico crocieristico in Italia e a Venezia.
Interlocuzioni che si sono già cristallizzate nella decisione dell’ultimo Comitatone che ha dato
indicazioni chiare: portare la maggior parte delle navi da crociera a Marghera approntando
approdi diffusi compatibili con il traffico merci e riservare la Marittima alle navi più piccole. Questa soluzione di breve periodo consentirebbe infatti di riavviare il traffico crocieristico iniziando ad ovviare al passaggio davanti San Marco.