24 dicembre 2020 -
“Gli autotrasportatori bloccati in Inghilterra e costretti da giorni ad essere prigionieri nei loro stessi camion con file interminabili in attesa di imbarco è l’ennesima dimostrazione dello stato di abbandono in cui il Governo Italiano ha relegato la nostra categoria. Gli spot del ministro De Micheli con tanto di complimenti di rito agli autotrasportatori stridono in maniera drammatica con le immagini che i colleghi ci stanno inviando dal Regno Unito”.
A parlare è la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini.
“In particolare dal parcheggio del Manston International airport ci giungono proprio in queste ore testimonianze di autotrasportatori marchigiani in attesa da lunedì di poter fare ritorno in Italia – continua Cinzia Franchini - La Francia a causa della variante Covid inglese ha infatti chiuso le frontiere e solo ieri sera si è arrivati a una svolta con la possibilità di imbarcarsi solo previo tampone. Ma nulla di tutto questo è stato comunicato sinora agli autotrasportatori in fila, costretti a vivere da tre giorni in condizioni disumane, con bagni fatiscenti e pasti consegnati da volontari. Continuando a presidiare i loro mezzi, spesso investimenti di una intera vita lavorativa, senza alcuna notizia se non via messaggio da amici in Italia. L’esigenza di limitare la diffusione della nuova variante del Covid è ovviamente comprensibile, ma non è accettabile costringere chi lavora a restare blindato per 50 o 60 ore sul proprio mezzo. Nessun grido d’allarme è arrivato dal Governo Italiano che pur si è giustamente preoccupato per la situazione dei connazionali bloccati in aeroporto assicurando voli speciali e rientri per i residenti. Un silenzio assordante soprattutto se paragonato alla retorica delle pubblicità trasmesse anche sulle reti Rai. Chiediamo dunque al ministro De Micheli di intervenire in modo tempestivo per consentire a questi autotrasportatori di rientrare a casa almeno a Natale”.