Si tratta, di fatto, del primo bilancio del nuovo Ente con cui si creano le condizioni, anche dal punto di vista finanziario, per cominciare a dare attuazione alle strategie di sviluppo dei Porti dello Stretto contenute nel Piano Operativo Triennale 2020/2022 approvato nello scorso mese di agosto.
Si conferma la buona capacità dell’Autorità di coprire le spese correnti, previste pari ad euro 10.592.057, con le entrate correnti, previste pari ad euro 16.223.000, generando un differenziale positivo di euro 5.630.943 che andrà a coprire le uscite in conto capitale per la realizzazione di interventi infrastrutturali.
Le uscite generali si prevede potranno invece raggiungere la somma di euro 14.630.943, in parte coperte dall’applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione disponibile, per effetto della previsione di rendere immediatamente disponibile un Fondo progettazione per le opere infrastrutturali di 9.000.000 di euro considerato dal Comitato di gestione prioritario per consentire di dotare l’Autorità di un parco progetti immediatamente cantierabili che comincino ad affrontare le tante criticità esistenti nei porti del sistema e migliorare l’operatività portuale e la qualità dei servizi ai passeggeri.
Tra gli interventi più significativi che si intendono realizzare è la costruzione di una stazione marittima passeggeri, con annesso sistema di collegamenti pedonali protetti per i passeggeri a piedi, oltre al potenziamento degli ormeggi per i mezzi veloci nel Porto di Villa San Giovanni per una spesa prevista di 25.000.000 di euro da finanziare con risorse disponibili nelle casse dell’Autorità. Decine poi sono gli interventi previsti nei vari porti destinati in via prioritaria ad interventi importanti di manutenzione straordinaria, sia delle banchine, dei piazzali, degli impianti e degli arredi portuali ma anche al dragaggio manutentivo dei fondali.
Complessivamente si prevede di attivare nel triennio 2021/2023 investimenti infrastrutturali per circa € 243.601.037, di cui € 50.540.588 già disponibili in bilancio, € 76.600.000 provenienti dalla finalizzazione vincolata di parte dell’avanzo di amministrazione disponibile, € 54.488.649 derivanti da finanziamenti dello Stato già assegnati e la parte restante, pari ad € 61.971.800, da coprire con finanziamenti già richiesti o da richiedere.