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AdSP del Mare di Sardegna, bilancio di previsione 2021


9 dicembre 2020 - Dieci milioni in meno di entrate e taglio da 40 milioni sulla spesa per acquisti di beni e servizi rispetto a quanto preventivato lo scorso anno per il 2020. È un bilancio di previsione difficile e limitante, approvato insieme ad altri 11 punti all’ordine del giorno, dal Comitato di Gestione dell’AdSP del Mare di Sardegna, dopo ampia analisi in sede di Organismo di Partenariato della Risorsa Mare. Difficile, perché influenzato dalle dinamiche di un’economia nazionale e regionale fortemente provata dall’emergenza Covid 19 – che ha generato una forte contrazione delle entrate per tasse portuali – la cui risalita resta condizionata dall’andamento della curva epidemiologica e da una ripresa dei traffici. Limitante per il necessario adeguamento alle misure di contenimento previste dalla Legge di Bilancio 2020, che ha introdotto pesanti riduzioni per le spese di funzionamento dell’Ente, riducendo le stesse ad un importo non superiore al valore medio degli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018 e non considerando che l’AdSP del Mare di Sardegna è stata ufficialmente costituita nel novembre 2017, con l’inclusione altre 3 porti rispetto a quelli già ricadenti nella giurisdizione delle due ex AP. Ammonta, di conseguenza, a poco più di 50 milioni la previsione delle entrate per il 2021 (10 milioni in meno del previsionale 2020) e a circa 110 milioni quella relativa alle uscite (rispetto agli oltre 152 previsti per l’anno in corso). Riduzioni che, comunque, non minano la “salute” finanziaria dell’AdSP che consentirà, già dal prossimo anno, di iniettare sul mercato risorse, pari a circa 60 milioni di euro, da destinare alla realizzazione di opere di grande infrastrutturazione portuale e ad interventi di manutenzione straordinaria su aree e beni demaniali. Importo questo che, nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020 – 2022, approvato sempre nella seduta odierna del Comitato di Gestione, si aggiunge agli oltre 33 milioni di euro programmati per l’anno in corso e ai circa 85 per il 2022. Un potenziale di investimenti in opere, pari ad oltre 181 milioni di euro, che riguarderà, tra gli interventi più consistenti, il completamento dell’infrastrutturazione del Porto Canale (sia per la cantieristica sia per la creazione del terminal ro-ro), dragaggi, travel lift e riqualificazione del mercato ittico nello scalo di Porto Torres, manutenzioni nei porti del nord e fase preliminare per il dragaggio nel golfo di Olb

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