23 ottobre 2020 -
"Il giudizio degli Interporti, che poi sono i diretti interessati, in merito alla proposta di legge Rotelli sulla interportualità è senza dubbio positivo".
Lo ha detto Matteo Gasparato, Presidente della UIR (Unione Interporti Riuniti) che riunisce i 24 interporti italiani, nel corso dell’audizione alla Camera presso la Commissione trasporti presieduta dall’on. Paita.
"Ovviamente come ogni ddl si tratta ancora di una bozza emendabile e migliorabile, ma è significativo che la proposta delinea in maniera chiara gli ambiti, le finalità ed il ruolo pubblico della rete jnterportuale italiana che, insieme ai porti, ha dato dimostrazione durante lockdown di tenere in piedi il sistema Paese. Gli interporti italiani con RFI Rete ferroviaria italiana sono gli snodi logistici fondamentali del trasporto ferroviario merci, con raccordi ferroviari e sportelli doganali, che sono nettamente distinti da piattaforme logistiche private.
E' importante che il tema sia tornato al centro della discussione, del Governo e del ministro De Micheli che recentemente ha stanziato circa 50 milioni di euro. Gli interporti però chiedono a gran voce che sia definita un regime gestorio di tipo privatistico per poter essere competitivi sul mercato. Ed inoltre che nel ddl in discussione si affronti il tema della normativa fiscale, per evitare la attuale disomogeneità di trattamento su IMU e Tari e si definisca una normativa complessiva su VIA e VAS.
A tal proposito, è particolarmente rilevante il Comitato previsto nella bozza che finalmente consentirà di prevedere una programmazione, evitando il proliferare di infrastrutture con un inutile consumo di suolo. Infine consideriamo fondamentale - ha concluso Gasparato - il coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria, come è avvenuto per l’audizione alla Camera, che possono dare il loro contributo di idee ad un legge che gli Interporti italiani attendono da 30 anni.