In rappresentanza della Commissione Europea è intervenuto Christos Economou, direttore Maritime Policy and Blue Economy della DG MARE, che ha ribadito l’intenzione di coinvolgere ENMC nel dialogo con le parti interessate connesso allo sviluppo della strategia per l'economiablu. Verranno organizzati incontri anche sul fondo Blue Invest e sui finanziamenti europei e, atal fine è stata ribadita l’importanza di fornire i dati statistici del cluster.
Mario Mattioli, Presidente della Federazione del mare, è intervenuto in rappresentanza del
cluster marittimo italiano evidenziando che prima della pandemia si è registrata una crescita
importante del settore, testimoniata dai dati del VI Rapporto sull’Economia del Mare da cui
emerge che in Italia l’economia del mare, con una produzione pari a circa 34 miliardi di euro,
rappresenta il 2% del PIL nazionale e dà lavoro a circa 300.000 addetti, direttamente e
nell’indotto.
Certamente la pandemia ha creato molti problemi nel settore anche se in tutti i comparti vi è
stata una risposta forte a dimostrazione del fatto che quello marittimo-portuale è un settore
fondamentale per l’economia del Paese e per la vita quotidiana dei cittadini.
Laurence Martin, Segretario generale della Federazione del Mare, ha ricordato il progetto
“Future-proofskills for the maritimetransportsector” finanziato dalla Commissione europea e
gestito da un consorzio che raggruppa 27 partners UE di 16 Stati membri, tra i quali per l’Italia,
il Polo Nazionale per la formazione di figure professionali legate al cluster marittimo- ForMare,
che mira a sviluppare strategie per identificare e soddisfare i futuri fabbisogni di competenze del
settore marittimo e attirare un numero maggiore di europei a lavorare nelle industrie marittime.