31 ottobre 2020 - Maurizio Manfellotto è il nuovo Presidente dell’Unione Industriali Napoli. Lo ha elettol’Assemblea dell’Associazione imprenditoriale, svoltasi ieri in modalità a distanza. All’Assemblea è intervenuto il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. 68 anni, laureato in Ingegneria Meccanica e Navale, Manfellotto è Chairman e Ceo nonché Group Chief Operating Officer (Coo) Service e Maintenance in Hitachi Rail Spa, società del Gruppo Hitachi specializzata nella costruzione di materiale rotabile. Per il nuovo Presidente Manfellotto la via maestra per lo sviluppo deve poggiare su questi pilastri e avvalersi di un utilizzo efficace delle risorse di Next generation Ue, opportunità irripetibile per rilanciare l’Italia.
La drammatica emergenza del coronavirus impone, secondo il Presidente di Unione Industriali Napoli, di superare i gravi limiti di una rete sanitaria inadeguata, soprattutto nel Meridione, utilizzando i fondi del Mes. Pur considerando il disagio sociale – ha proseguito Manfellotto concordando con quanto affermato dal Presidente Bonomi – non si possono caricare i costi della CigCovid sul sistema produttivo già pesantemente esposto. Non si possono far pagare alle imprese i contributi della Cig ordinaria e quella della CigCovid. Occorre lavorare per il dopo, aprire un tavolo di confronto sui nuovi ammortizzatori e sulle politiche attive per uscire prima e meglio dalle misure emergenziali.
La nuova Cig va certamente legata a percorsi di formazione e riqualificazione. Servono riforme strutturali. Uscire dall’era dei sussidi ed entrare in quella della rioccupabilità.
La strada per la crescita va tracciata innanzitutto recuperando il gap di infrastrutture, per favorire la trasformazione tecnologica e digitale e risanare un territorio carente e degradato anche in numerose aree urbane. Occorre attrarre investimenti, che costituiscono la precondizione, insieme alla necessaria azione di prevenzione e controllo, per risolvere il problema della legalità, tema nazionale e non solo locale.
Non basta peraltro – sottolinea Manfellotto – disporre di risorse ingenti; occorre saperle spendere senza sprechi, efficientando le amministrazioni pubbliche. La tumultuosa innovazione tecnologica va inoltre governata creando nuovi profili professionali digitali, valorizzando merito ed eccellenze, investendo sempre più nella ricerca, con una costante interazione con l’industria, a cominciare da quella manifatturiera.