1 ottobre 2020 - Uno degli elementi in grado di dare credibilità a un progetto è la sua capacità di attivare partnership strategiche con grandi operatori nazionali o internazionali, quella di riuscire a creare valore pubblico. Lo ha detto il coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del MIT, Giuseppe Catalano, durante il suo intervento all'Assemblea pubblica di Assoporti.
Lo ha ribadito poco dopo il presidente dell'AdSP dell'Alto Tirreno Stefano Corsini, riferendosi in particolare alla Darsena Europa, l'opera di espansione a mare con la quale il porto di Livorno mira a conservare i traffici esistenti ma anche ad attrarne di nuovi.
L'opera, nata nel 2015 subito dopo l'approvazione del Piano Regolatore Portuale dell'allora Port Authority labronica, nel frattempo diventata Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale, è poi stata assoggettata alla projectreview avviata nel 2017 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti anche al fine di asseverarne la sostenibilità economica e finanziaria.
La grande infrastruttura è stata citata dallo stesso Catalano come un esempio positivo e rappresenta per Corsini un unicum nel panorama nazionale, sia per il grado di maturità raggiunto dalla fase progettuale, sia per l'attrattività di un progetto che nel suo insieme ha disponibilità finanziarie accertate di parte pubblica per 550 milioni di euro: «Si tratta della prima volta in Italia che a un'opera marittima viene destinata una copertura pubblica così ampia» ha dichiarato Corsini, che ha anche aggiunto: «Catalano ha ragione da vendere: la partecipazione del privato alle opere pubbliche è un elemento fondamentale, perché riesce a garantire la buona realizzazione ma anche la buona gestione dell'opera».