6 ottobre 2020 -
“Inutile nascondersi dietro tentativi di minimizzare: gli effetti della pandemia sul trasporto marittimo sono stati devastanti specie nel settore passeggeri, generando al tempo stesso fortissime difficoltà anche nel comparto merci. Solo facendosi carico di questa realtà senza precedenti, si potrà cogliere la necessità di adottare misure eccezionali e di far fronte alla crisi con soluzioni del tutto innovative”.
Secondo Stefano Messina, Presidente di ASSARMATORI, che ha partecipato ieri alla tavola rotonda organizzata a Roma da Filt-Cgil Nazionale presso la loro sede, in occasione dei 40 anni dalla loro fondazione,
“l’impatto della pandemia si è tradotto in alcuni comparti, come quello delle crociere o delle navi traghetto in una brusca frenata e in un perdurante stato di incertezza. Ma gli uomini di mare – ha sottolineato Messina – sono abituati a lottare anche con le tempeste più terribili. E il Covid-19 dev’essere affrontato anche a livello istituzionale come una tempesta che richiede interventi e cambi di rotta repentini affinché vengano colte opportunità a favore dell’occupazione italiana nell’industria marittima”.
Il Presidente di ASSARMATORI ha poi ricordato come la pandemia abbia per mesi impedito il normale avvicendamento degli equipaggi e come, oltre all'incremento delle richieste sul Fondo Solimare, il settore marittimo abbia dovuto far fronte a una crescita esponenziale delle prestazioni assistenziali erogate dal Fondo Nazionale Marittimi;
“elementi che non impediranno – ha concluso Messina – al trasporto marittimo di combattere, in stretta cooperazione con Governo, Istituzioni e Parti Sociali, una battaglia finalizzata a trovare nuove chiavi di lettura normative per il rilancio del comparto e al tempo stesso dell’occupazione, con al centro la persona in un percorso costruito insieme da imprese e lavoratori”.