Ne è convinto il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo che ha annunciato la richiesta e il possibile arrivo di un finanziamento a fondo perduto di oltre 500 mila euro da parte del MIT per la progettazione di un comparto che per decenni ha operato in un’area disciplinata come “scuola e servizi” dal Piano Regolatore Generale del Comune di Gaeta.
“L’AdSP opererà in stretta sinergia con l’amministrazione comunale alla quale, subito dopo la pausa estiva, proporremo di sottoscrivere uno specifico Protocollo d’Intesa – spiega di Majo – che definisca le linee guida, il cronoprogramma e l’iter per approntare il progetto preliminare con cui finalmente sarà materializzato lo storico progetto di sistemazione e di riqualificazione di un ampio tratto del waterfront alle porte della città di Gaeta”.Il Piano “Frattasi” infatti, alla luce di un accordo stipulato nel luglio 2018 con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud pontino, prevede lo spostamento di alcuni cantieri navali – al momento operanti a ridosso del quartiere Peschiera-Porto salvo – in un’area demaniale adiacente al porto commerciale.
“La delocalizzazione di queste rinomate attività economiche e produttive – continua di Majo - oltre a favorire il rilancio del comparto, come previsto nel Piano Operativo Triennale 2018-2020, permetterà il completamento della banchina di riva del porto commerciale di Gaeta. Alla sua sinistra nascerà un’area “ad hoc” per la cantieristica di oltre 20 mila metri quadrati che prevede la realizzazione di un bacino di tiro e di uscita per imbarcazioni da diporto di lunghezza sino a 50 metri e l’installazione di due binari per il varo e il rimessaggio di navi di più grandi dimensioni e lunghezza (oltre i 100 metri). Per l’AdSP, la riqualificazione, il riordino e il rilancio della cantieristica di Gaeta sono sempre state assolute priorità. Il Piano “Frattasi” ora andrà soltanto aggiornato e adeguato nei suoi contenuti”.