14 agosto 2020 - Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Interporto Gorizia – Sdag hanno ultimato la definizione delle fasi dell’intervento, che consentirà di realizzare in circa 40 mesi un itinerario diretto tra Interporto e Porto di Trieste, senza dover passare per le operazioni di manovra nello snodo ferroviario di Gorizia centrale. A settembre Sdag e Rfi si ritroveranno per una ulteriore attività di verifica e condivisione di quanto si andrà congiuntamente a realizzare e per definire nei particolari gli aspetti dell’opera.
Si tratta, senza dubbio, di un risultato lungamente inseguito perché al momento la linea ferroviaria Trieste-Udine costringe i convogli ferroviari ad effettuare una doppia manovra nella stazione merci di Gorizia, rendendo l’ingresso nel Terminal goriziano lento e troppo oneroso.
“Per giungere a questo obiettivo – parla l’amministratore unico di Sdag, Giuliano Grendene – dovremo realizzare degli interventi di adeguamento e modifica sulle tecnologie e sugli impianti esistenti in ambito interportuale, per arrivare all’elettrificazione iniziale di almeno un binario e predisporre gli altri per le successive fasi di intervento. In merito a queste opere abbiamo già scritto all’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Graziano Pizzimenti, per programmare a breve un confronto con Regione Fvg. Tali interventi, peraltro, sono totalmente indipendenti rispetto alla progettazione e realizzazione della Lunetta ferroviaria da parte di Rfi, per la quale sono a disposizione 12 milioni di euro”.
Il nuovo collegamento prevede l’elettrificazione sia di un binario in ambito Sdag, sia della linea Gorizia centrale – Nova Gorica fino alla deviazione di ingresso al raccordo Sdag, nonché il rifacimento di un tratto di qualche centinaio di metri della linea storica ora sul lato sloveno.