Tra questi, i significativi miglioramenti nell’intensità di carbonio nel trasporto marittimo internazionale che oggi risulta essere migliorata tra il 21 e il 29% rispetto al 2008. Lo studio non prende in considerazione la pandemia di COVID-19, che sta attualmente avendo un impatto significativo sull'industria. L'Organizzazione del Commercio Mondiale (WTO) prevede una contrazione del 15-30% del commercio mondiale nel 2020, che ridurrà ulteriormente il livello delle emissioni dei trasporti marittimi.
Tuttavia, come sottolineato nel Rapporto, ulteriori miglioramenti nell'efficienza delle navi convenzionali alimentate con combustibili derivati dal petrolio non saranno in grado di eliminare completamente le emissioni di gas serra. Pertanto, lo sviluppo della tecnologia a zero emissioni rimane fondamentale e per questo motivo lo shipping mondiale alla fine del 2019 ha presentato all’IMO proposte per creare un fondo di R&D da 5 miliardi di dollari, finanziato dalle compagnie di navigazione di tutto il mondo attraverso una tassazione per ogni tonnellata di acquisto di carburante marino al fine di sviluppare navi a zero emissioni di Co2. L’ICS e l'intera comunità marittima si impegnano per raggiungere l’obiettivo di zero-emissioni del settore e grazie al continuo disgiungimento tra commercio ed emissioni, al crescente risparmio in termini di efficienza e allo sviluppo di tecnologie a zero emissioni di C02, l'industria è fiduciosa di essere in grado di raggiungere l'obiettivo di dimezzare le emissioni entro il 2050.