Allo stesso tempo, i 570mila lavoratori in smartworking del 2019 che durante la quarantena hanno raggiunto quota 8 milioni, impongono una maggiore attenzione anche sulla qualità dell’aria che si respira dentro casa. “Oggi più che mai è fondamentale riflettere sulla salubrità degli spazi in cui viviamo – sottolinea Daniel Gasser, Responsabile Ricerca & Sviluppo di Rubner Haus – e su una scelta ecologica del modo in cui costruiamo. Il legno è un materiale da costruzione CO2 neutro molto leggero, il che significa che il consumo di energia per estrazione, lavorazione e trasporto è molto inferiore rispetto ai tradizionali materiali da costruzione ad alto tenore di carbonio. Il legno inoltre è un materiale organico che non rilascia sostanze dannose alla salute umana nell’ambiente indoor.” Il legno è un materiale igroscopico, in grado di assorbire e rilasciare l’umidità dall’ambiente circostante.
L’equilibrio igroscopico è di tipo dinamico, viene spezzato e progressivamente ricreato ossia ogniqualvolta variano le condizioni igrometriche dell’aria. Il legno è in grado di assorbire le radiazioni elettromagnetiche di telefoni cellulari, televisori e computer ed emette zero carica elettrostatica. Inoltre, è l’unico materiale che necessita solo di acqua, aria e sole per crescere e che mantiene un bilancio di CO2 equilibrato (il legno assorbe la CO2 presente nell’aria e la restituisce all’ambiente solo dopo la combustione o il macero). Ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia, corrisponde a quasi una tonnellata di CO2 stoccata, per tutto il ciclo di vita del manufatto.