22 luglio 2020 - Il 20 luglio, nel corso della riunione, svoltasi in teleconferenza, convocata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui vari temi oggetto della proclamazione dello sciopero del 24 luglio, alla presenza della Ministra Paola De Micheli, Mario Mattioli e Stefano Messina, rispettivamente Presidenti di Confitarma e Assarmatori, hanno richiamato ancora una volta l’attenzione sulla grave problematica dell’avvicendamento dei marittimi, chiedendo risposte immediate nonché la tempestiva adesione, da parte dell’Italia, all’accordo firmato qualche giorno fa da 13 Paesi a vocazione marittima per facilitare i cambi equipaggio, manifestando la propria delusione per la mancata firma di tale accordo da parte del nostro Paese.
In merito al tema dell’autoproduzione Mario Mattioli e Stefano Messina hanno ribadito la totale contrarietà alle modifiche apportate alla normativa preesistente, per ragioni sia di metodo che di merito.
“Per colpire gli abusi di qualcuno - ha affermato Mario Mattioli - non si può colpire la libertà di iniziativa economica di un’intera categoria imprenditoriale. È evidente, infatti, che tale misura comporterà un aumento delle già elevate tariffe applicate nei porti italiani, con pesante nocumento per la competitività della portualità italiana, maggiori costi per le imprese armatoriali, oltre che una penalizzazione per i lavoratori marittimi in termini occupazionali, ma anche retributivi. Per questo difenderemo le nostre ragioni in ogni sede consentita.”
Parimenti Stefano Messina, ha aggiunto che
“Non si può modificare con un emendamento estemporaneo, non preceduto da alcun confronto fra le varie parti coinvolte, la disciplina di una materia così complessa. Un metodo siffatto non poteva che portare a una soluzione normativa pasticciata, che oltre a riportare il mercato dei servizi portuali indietro di 30 anni, si pone in evidente contrasto con la normativa antitrust nazionale e comunitaria circostanza che ci condurrà ad una stagione di contenziosi che non gioverà certo al nostro settore”.