2 luglio 2020.
“Non approfittare del Dl Semplificazioni per imprimere una svolta al settore sarebbe un imperdonabile errore”.
Lo dichiara il presidente di Confetra, Guido Nicolini.
"Agli Stati Generali dell'economia – aggiunge il presidente - abbiamo condiviso il tema con il Governo: non possiamo più sostenere il peso di 30 miliardi di oneri burocratici l'anno. 133 sono i procedimenti amministrativi vigenti, in tema di controlli sulla merce, solo in ambito portuale, e in capo a 13 diverse pubbliche amministrazioni. Se guardiamo poi all'intero Settore logistico, gli adempimenti amministrativi su merci e vettori arrivano a oltre 400, coinvolgendo 30 uffici o enti pubblici”.
Le spedizioni, cuore pulsante della logistica in tutto il mondo, sono regolate da un Regio Decreto del 1942, e dal 2016 aspettiamo che sia reso operativo lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli.
“Sarebbe ingiustificabile varare un DL Semplificazioni senza occuparsi del settore più vessato dalla burocrazia, la Logistica e il trasporto merci".
Nicolini conclude con un esempio:
"Le grandi piattaforme di e-commerce hanno il loro hub distributivo per l'Europa in UK. Oggi, con la Brexit, stanno ovviamente programmando la delocalizzazione considerato che potrebbero esserci barriere amministrative o economiche sugli scambi tra Londra e Vecchio Continente. L'Italia è tagliata fuori dalle possibili opzioni, pur avendo costi del lavoro e di locazioni degli impianti più competitivi rispetto a Francia o Olanda, perché il Paese non offre certezze sui tempi di svincolo della merce. Che poi è la stessa ragione per cui le merci destinate alla Pianura padana in larga parte decidono di scalare il porto di Rotterdam, e scendere poi in treno o camion, piuttosto che i porti liguri. In entrambi i casi: decine e decine di miliardi persi per il Sistema Paese in termini di fatturato, gettito fiscale, lavoro, ricchezza. Inutile invitarci a "reinventare l'Italia" se poi non si è in grado di capire e agire su queste banalità".