Tuttavia nel frattempo, la Francia ha sospeso l’introduzione delle nuove regole - mantenendo un imponibile ridotto, proprio per sostenere la ripresa delle aziende del charter - la Croazia applica l’IVA turistica - sempre al 10% - e la Grecia ha individuato un escamotage per sottrarsi alle nuove regole. L’entrata in vigore delle nuove modalità di calcolo dell’imponibile IVA su queste prestazioni avrebbe colpito le sole società italiane le quali, poiché i listini vengono chiusi un anno per l’altro e per il cliente l’imposta è compresa nel costo pattuito, avrebbero dovuto farsi carico dell’extra costo rischiando il colpo di grazia dopo la cancellazione del 62% dei contratti a causa della pandemia di Covid19. A rischio ci sono oltre 5.000 posti di lavoro.
“Tuttavia la medesima disposizione contiene una nuova fuga in avanti, con l’estensione anche al leasing nautico - adottata unilateralmente, in via d’urgenza e con un decreto legge - del nuovo meccanismo di calcolo previsto per il noleggio, il tutto mentre permangono molti dubbi sulla sua applicazione concreta”, commenta amareggiato il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. “Il leasing rappresenta lo strumento con cui il nostro comparto industriale realizza oltre il 90% del proprio fatturato. Così appena messo riparo il segmento del noleggio da una grave distorsione del mercato, perpetrata dall’Italia a danno delle imprese italiane, rischiamo di creare una situazione analoga per quanto riguarda la compravendita di unità da diporto, settore in cui l’Italia ha la leadership mondiale”.