Tale istituto, previsto a livello internazionale, è stato peraltro ritenuto assolutamente legittimo dall’Antitrust ai fini della tutela della concorrenza e del mercato. Confitarma è totalmente contraria a tali emendamenti perché, di fatto, negherebbero il diritto degli armatori all’autoproduzione.
A rimetterci non sarebbe solo la competitività dei vettori marittimi ma la stessa efficienza dei nostri porti, con effetto opposto rispetto a quello auspicato in materia di rilancio delle attività marittimo-portuali e dell’occupazione. Confitarma trova altresì fuori luogo inserire tali misure in un provvedimento come il DL Rilancio pensato per tutt’altre finalità.
La complessità del tema dell’autoproduzione e le diverse sensibilità mostrate dai molteplici soggetti coinvolti mal si conciliano con una proposta emendativa che, elaborata senza un preventivo confronto tra le parti, risulterebbe certamente priva del necessario equilibrio.
Inoltre, da sempre Confitarma si è resa disponibile al confronto con Istituzioni e Sindacati per analizzare le eventuali criticità connesse all’impianto normativo attuale ed individuare e condividere i possibili interventi migliorativi.