Queste le motivazioni che spingono oggi Asamar Sicilia (Associazione Agenti Marittimi siciliani) ad aderire e accogliere l'appello del Presidente del Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, sollecitando quindi la definizione di una data e di modalità precise per la ripartenza delle navi da crociera dai porti Italiani.
“Tutti gli Armatori, italiani e non, stanno – afferma il Presidente di Asamar Sicilia, Domenico Speciale - pesantemente soffrendo il fermo, e solo una pronta ancorché graduale ripresa potrà evitare che gli effetti negativi si prolunghino nel tempo e rischino di diventare irreversibili”.Il mercato croceristico coinvolge, direttamente o indirettamente, imprese ed attività che sono ferme da mesi; oltre alle agenzie marittime, i servizi portuali, i tour operators, i vettori di autobus, le guide, i tassisti, i ristoranti, il commercio in genere, ma anche siti archeologici, musei, ecc. Tutti soffrono della scomparsa delle navi da crociera, che - soprattutto in Sicilia - contribuiscono in modo determinante alla crescita dell'economia locale.
Tutti siamo consapevoli della necessità di garantire la massima sicurezza sanitaria e quindi dell’obbligo di adeguarsi agli stretti protocolli suggeriti dalla Unione Europea, successivamente rielaborati in Italia da Autorità ed esperti del settore, ma siamo anche consci delle criticità e delle difficoltà di un mercato che deve ripartire al più presto.
Asamar Sicilia sottolinea come la maggioranza degli altri Paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo abbiano o stiano riaprendo i porti alle navi da crociera, di fatto sostituendosi ai porti italiani cancellati dagli itinerari. E i dirottamenti potrebbero aumentare.