16 giugno 2020 - I due emendamenti presentati dalla pentastellata Carmela Grippa per premiare l'autotrasporto, la riduzione compensata dei pedaggi versati tra il 5 maggio e il 5 giugno e un extra bonus di 15 centesimi di euro per litro di carburante non vanno nella giusta direzione.
"Apprezziamo lo sforzo di riconoscere finalmente un minimo di attenzione al mondo del trasporto merci, in prima linea nelle settimane del lockdown e completamente dimenticato sinora dai Decreti del Governo Conte, ma gli emendamenti proposti dalla deputata 5 Stelle non centrano l'obiettivo e non fanno altro che riproporre un modello barocco e volutamente burocratico che negli anni ha avvantaggiato i consorzi di servizio, indirettamente quindi le associazioni di rappresentanza, e non certo gli autotrasportatori che ogni giorno viaggiano sulle strade italiane ed europee".
La portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini commenta così le due proposte della parlamentare della Commissione Trasporti presentate nella conversione in legge del Dl Rilancio.
“Se il fine di questi emendamenti è, come dichiara la deputata, mostrare riconoscenza concreta agli autotrasportatori che hanno viaggiato in condizione spesso proibitive questa primavera, purtroppo possiamo già dire che non verrà raggiunto - continua Cinzia Franchini - Ci saremmo aspettati qualcosa di nuovo, utile davvero a portare liquidità nelle tasche degli imprenditori. Invece quelle proposte sono le ricette di sempre, le stesse che negli anni hanno ingrassato i consorzi di servizio a discapito degli imprenditori del settore. Al mondo dell'autotrasporto, messo in ginocchio da una deregolamentazione selvaggia e dalla corsa al massimo ribasso, servono incentivi nuovi e immediati. L'autotrasporto ha bisogno di liquidità ma soprattutto di legalità, declinata nelle sue innumerevoli sfaccettature (cooperative che aprono e chiudono in un battito di ciglia, aziende cartiere, autisti assunti presso agenzie internali dell'est Europa, una burocrazia asfissiante, solo per citarne alcune). Dal punto di vista prettamente economico invece, se davvero si vuole aiutare qui e ora gli autotrasportatori, bisogna scontare i pedaggi autostradali casello in modo da liberare liquidità subito e senza l'onerosa l'intermediazione dei consorzi di servizio. I rimborsi accise poi, spettano esclusivamente per quei mezzi aventi massa complessiva uguale o superiore 7,5 tonnellate e quindi di fatto una fetta del trasporto commerciale rimarrebbe esclusa, proprio quella che ha lavorato di più nei giorni di chiusura”.