6 maggio 2020 -
«Piena solidarietà alla comunità portuale turbata dalla notizia delle 69 ordinanze di custodia cautelare per presunta corruzione nel traffico illecito di rifiuti».
È quanto afferma il presidente del Propeller Club di Salerno, Alfonso Mignone, a seguito dei provvedimenti scaturiti da una più ampia indagine della Guardia di Finanza che ha coinvolto stamane lo scalo campano.
«Nel rispetto del principio di presunzione di innocenza previsto dal nostro ordinamento giuridico la notizia non deve generare dentro e fuori dell’ambiente portuale alcuna perdita di fiducia sulla professionalità e l’integrità morale di chi opera nella più importante industria della provincia di Salerno,»
sottolinea Mignone.
«Siamo e restiamo un porto non solo strategico nel Mediterraneo ma, per i risultati ottenuti, virtuoso. La nostra comunità portuale si è distinta in questi anni per le best practices operative e doganali che ci hanno permesso di crescere esponenzialmente e di essere tra le realtà più dinamiche e produttive del Mezzogiorno. Non sarà un fatto di cronaca a scalfire la credibilità dello scalo e quanto fatto di buono nel corso degli ultimi venti anni».