Il porto Carlo Riva verrà ripristinato secondo i più alti ed evoluti standard progettuali di sicurezza marittima e logistico-infrastrutturale, in quanto il dimensionamento delle opere di difesa sarà basato sui dati relativi all’evento meteomarino eccezionale del 2018, grazie ad un avanzato modello fisico realizzato da un centro universitario italiano di avanguardia, che permetterà alla nuova diga di resistere anche in futuro ad eventi meteomarini di pari portata.
L’opera completa, comprensiva di nuovi banchinamenti e pontili, verrà realizzata in 15 mesi dall’inizio dei lavori previsto nel prossimo mese di giugno, mentre già a giugno 2021 sono previsti il completamento della diga foranea e del muro paraonde. Fincantieri Infrastructure si è inoltre aggiudicata in ATI con Fincosit Srl l’assegnazione dei lavori per lo spostamento e l’ampliamento della diga foranea del porto di Vado Ligure, appaltati dall'Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale.
“Esprimo soddisfazione per la firma di questo contratto che consentirà a Fincantieri, attraverso la propria controllata Infrastructure, di mettere le proprie competenze a servizio della ricostruzione e dell'ammodernamento di un Marina simbolo della nautica italiana, che speriamo possa rappresentare un segnale di ripresa per il comparto e per il turismo nel nostro Paese”,ha dichiarato Giuseppe Bono, AD del Gruppo Fincantieri.
“Unitamente al porto di Vado Ligure – ha aggiunto – potremo contribuire al rafforzamento della costa ligure e al conseguente rilancio del suo indotto economico”. “Con queste ulteriori assegnazioni – conclude Marcello Sorrentino, AD della controllata – Fincantieri Infrastructure consolida la sua presenza nel settore delle infrastrutture, dove da poco tempo ha collezionato il completamento in tempi record del nuovo Ponte di Genova e la costruzione, in corso a Braila (Romania), del Ponte sul Danubio, il terzo ponte sospeso più lungo d’Europa. E con le opere marittime di Rapallo e Vado Ligure restituiamo al Paese quelle competenze che si stavano estinguendo”.