Il presidente dei porti di Livorno e Piombino ha apprezzato in particolar modo la previsione, presente nello schema di decreto della norma – e promossa per altro proprio da Livorno – che destina temporaneamente aree e banchine a funzioni portuali anche diverse da quelle previste nei piani regolatori portuali vigenti. Adesso occorre lavorare per migliorare ulteriormente il testo normativo. «Le imprese artt. 16 appaltatrici – dice Corsini – sono una componente fondamentale del lavoro portuale e rappresentano un peculiarità del porto di Livorno: oggi si trovano in enorme difficoltà a causa la crisi dei traffici conseguente alla stagnazione della domanda del trasporto marittimo.
La necessità dovrà essere posta all’attenzione del Governo al fine di poter eventualmente intervenire in sede di conversione del Decreto». Secondo il presidente dell’AdSP andrebbero infine individuati nuovi strumenti per dare sostanza alle Zone Logistiche Speciali: «Le ZLS dovrebbero essere il trampolino di lancio per attrarre nuovi investitori nelle aree retroportuali. Ma così come sono definite, senza i necessari incentivi fiscali, non possono essere efficaci. Bisogna equipararle alle ZES, prendendo atto del fatto che Livorno e Piombino sono aree di crisi complessa e che, alla luce dell’emergenza covid le differenze tra nord e sud Italia si sono davvero attenuate».