Il Piano straordinario di agibilità del Salone 2020 prevede necessariamente una serie di misure di salvaguardia aggiuntive, nell’ambito delle quali il prolungamento delle giornate espositive è una possibilità meramente eventuale e limitata al caso in cui il governo imponesse eccezionali misure di contingentamento del pubblico. Misure che, peraltro, ove imposte metterebbero probabilmente a rischio lo svolgimento di manifestazioni sportive.
Dalla difesa del Salone Nautico, massima vetrina di una filiera produttiva con 180.000 addetti e che, a causa del blocco della produzione già rischia alcune migliaia di posti di lavoro, dipende la sopravvivenza di molte delle aziende del settore.
Di fronte a un simile stato di necessità, straordinarietà e drammaticità economica e occupazionale, del settore come del Paese, Confindustria Nautica non può che stupirsi della reazione scomposta del Presidente Gialuz e dell’organizzazione della Barcolana per l’eventuale vicinanza dell’evento di Genova alla regata velica di Trieste.
“Non crediamo che le aziende e le decine di migliaia di lavoratori del nostro settore meritino un attacco come questo”,dichiarano Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, e Carla Demaria, Presidente de I Saloni Nautici.