I corsi si inseriscono nell’ambito di un più ampio programma di formazione a distanza strutturato dall’Academy in risposta alle emergenze emerse in questo periodo.
«Dopo aver sviluppato già da qualche anno l’unica piattaforma informatica autorizzata per l’erogazione online per i Corsi Direttivi, che attualmente ITLN IMAT sta regolarmente svolgendo, il centro ha tutte le competenze a disposizione per supportare un nuovo modello didattico basato sulla formazione a distanza»,spiega l’amministratore unico, Fabrizio Monticelli.
«Il particolare momento che stiamo vivendo rende necessario seguire strade alternative per continuare a garantire la competitività complessiva dei nostri equipaggi e delle nostre flotte».A seguito delle misure per combattere l’espansione della pandemia da Covid-19 che ha portato alla chiusura dei centri di formazione e alla conseguente impossibilità per i marittimi di accedere ai corsi obbligatori per gli imbarchi, MARICOGECAP ha prontamente emanato una serie di circolari che prorogano le scadenza delle attestazioni già possedute.
«Tali provvedimenti – sottolinea Monticelli – non risolvono la questione delle certificazioni da conseguire ex novo e, allo stesso tempo, aprono un nuovo fronte negli iter di rinnovo, solo temporaneamente rimandati. La questione si presenterà prepotentemente tra qualche mese quando ai marittimi oggetto della deroga si aggiungeranno a quelli del cosiddetto “ciclo di Manila 2021”».Proprio in considerazione delle limitazioni del numero dei partecipanti che ragionevolmente saranno imposti dai protocolli di sicurezza alla fine della fase di lockdown, con l’obiettivo di alleggerire la portata del numero di corsi che dovranno essere gestiti dai singoli marittimi, dalle compagnie e dagli stessi centri di formazione, IMAT ha sollecitato le autorità preposte a consentire l’attivazione in modalità online per i moduli didattici solo teorici (per i quali non è previsto l’utilizzo di strumentazioni e apparati per l’espletamento di prove pratiche) nel pieno rispetto degli obblighi derivanti dai decreti ministeriali.
La richiesta riguarda 30 corsi in tutto, tra i quali primo soccorso elementare, PSSR, security awareness, security duty, SSO, PFSO, CSO, leadership e team work e leadership manageriale, high voltage operativo, familiarizzazione petroliere e chimichiere, familiarizzazione gasiere. IMAT ha intrapreso questo percorso in accordo con alcune delle principali compagnie armatoriali e associazioni datoriali che hanno condiviso l’obiettivo della proposta: certificare un numero consistente di marittimi almeno per quanto concerne la parte teorica, per recuperare tempo prezioso al momento della ripresa delle attività.
«Al riguardo IMAT ha già pronti in piattaforma i corsi di BRM e PSSR richiesti da Fedepiloti, associazione che si è mossa per prima nella richiesta di accesso alla formazione a distanza per le materie teoriche».Allo stesso tempo sono stati trasferiti in piattaforma anche un numero rilevante di corsi “non mandatory” per alcune delle principali compagnie italiane tra cui Damage and Flooding, Crisis management and human behaviour including cargo safety and hull integrity, Amos business, Contingency planning in oil pollution, Enghish maritime per personale camera e cucina, Ballast water management, ballast water exchange, Biofouling, Environmental awareness, Garbage waste management, Opa 90, Dangerous hazard cargo, Stabilità e Easeacon.
«Riteniamo essenziale che in questo momento ognuno faccia la sua parte rendendosi parte attiva nel valutare e proporre tutte le possibili soluzioni per la prossima ripresa delle attività. IMAT sta mettendo al servizio dello shipping e delle autorità di riferimento tutte le competenze dei suoi istruttori, informatici, tecnici, amministrativi per farlo nel migliore dei modi»conclude Monticelli