In attesa che il decreto Cura Italia venga convertito in Legge dello Stato, che prevede appunto la sospensione delle tasse d’ancoraggio, per le imprese ex artt. 16, 17 e 18 della legge 28 gennaio 1994, e dei canoni demaniali per le aziende ex art. 36 della legge istitutiva delle Autorità portuali, l’Ente ha adottato un concreto strumento di supporto all’intero territorio, per fronteggiare l’imminente crisi economica che il comparto dovrà necessariamente affrontare.
Nello specifico, l’Autorità portuale di Gioia Tauro ha deciso di non procedere all’applicazione della tassa di ancoraggio per le imprese portuali operanti nello svolgimento delle operazioni e dei servizi portuali, al fine di contenere l’impatto economico negativo, generato dalla riduzione dei traffici e dalle conseguenti ridotte entrate di ogni azienda di settore. Stessa misura è stata, altresì, adottata, a supporto di quelle realtà aziendali impegnate nel settore della nautica da diporto e in attività con finalità turistiche ricreative, per le quali è stata definita l’esenzione temporanea del pagamento dei relativi canoni demaniali.
L’obiettivo è quello di continuare a dare un chiaro supporto all’economia del territorio e quindi, nello specifico, alle realtà imprenditoriali di settore, che operano nei porti di Gioia Tauro, Corigliano Calabro, Crotone e Palmi, per mitigare gli effetti economici derivanti dalla diffusione del contagio da COVID-19.