“Nella situazione attuale di emergenza da COVID-19, l’obiettivo di FondItalia è quello di sostenere con ancora maggiore forza le imprese e i lavoratori, mettendo in campo misure straordinarie per promuovere la formazione – ha commentato Egidio Sangue, Direttore FondItalia – Ecco perché abbiamo deciso di intervenire rafforzando ulteriormente la dotazione economica dell’Avviso 2020.01, attualmente aperto, e favorendo la formazione erogata digitalmente. Abbiamo deciso così di sostenere la possibilità di realizzare in teleformazione i percorsi formativi già avviati o in fase di attivazione, incoraggiando le imprese e gli enti di formazione a non “arrendersi” e a reagire fin da subito al momento di emergenza e soprattutto all’impatto economico che ne deriverà.”In particolare, il CdA di FondItalia ha deliberato, nella seduta tenutasi il 25 marzo 2020, un ulteriore stanziamento di risorse, per un importo pari a 4 milioni di euro, relative all’Avviso FEMI 2020.01, portando la dotazione economica iniziale da 6 milioni di euro a 10 milioni di euro, rispettando la facoltà che il Fondo si riserva di incrementare o ridefinire le risorse disponibili dell’Avviso. Inoltre, FondItalia ha garantito la possibilità di convertire, in via straordinaria e d’urgenza, rispettando la tracciabilità dello svolgimento delle azioni e della partecipazione, sebbene a distanza, degli utenti, le attività formative previste in aula frontale con la modalità in videoconferenza (Teleformazione), fino all’intera giornata del 13 aprile 2020 (salvo ulteriori DPCM).
Al fine di continuare a promuovere la formazione continua nelle imprese, inoltre, anche nei casi di sospensione del rapporto lavorativo, FondItalia ha deliberato l’abolizione dell’apporto proprio per le imprese che optino o che abbiano optato per aiuti di importanza minore, e i cui dipendenti si trovino, all’atto dello svolgimento delle attività formative, nella condizione di sospensione del rapporto lavorativo. Ciò significa che l’intensità dell’apporto proprio sarà, quindi, pari allo 0% del finanziamento richiesto. In particolare, l’apporto proprio corrisponde al cofinanziamento aziendale e dipende dall’intensità dell’Aiuto richiesto mediante gli Avvisi FEMI a valere sui Conti di Rete. Il cofinanziamento può essere dimostrato con il mancato reddito dell’impresa beneficiaria relativo al costo del lavoro lordo dei dipendenti e dirigenti in formazione.