Il risultato a consuntivo, rispetto al preventivo assestato di novembre 2019, è influenzato positivamente dalla minore rettifica di valore dei valori mobiliari iscritti nel circolante, che ha comportato una svalutazione netta di 4,3 milioni a fronte dei 15 milioni stimati nel preventivo assestato, nonché dai lusinghieri risultati della gestione del patrimonio mobiliare grazie al più che positivo andamento dei mercati finanziari.
L’andamento dei mercati mobiliari nell’ultimo semestre del 2019 ha prodotto un risultato oltre le attese, che ha consentito all’ente di annullare la sensibile svalutazione di oltre 40,6 milioni appostata nell’esercizio 2018 grazie agli ottimi risultati realizzati sia dagli investimenti in gestione attraverso i mandati, sia attraverso gli investimenti dei titoli diretti. Risultati che hanno consentito anche di recuperare integralmente l’appostamento della fiscalità differita sulle minusvalenze fiscali in unico esercizio.
Le altre poste che portano alla rilevazione del risultato lordo di 165,3 milioni, sono ascrivibili alle rettifiche di valore dei crediti verso iscritti e conduttori di immobili che assommano a 56,5 milioni di euro circa, alla svalutazione delle partecipazioni immobilizzate per 39,3 milioni a fronte di perdite di valore ritenute durevoli, mitigati dalla ripresa di valore delle partecipazioni iscritte nell’attivo circolante per euro 8,08 milioni, dall’accantonamento per rischi ed oneri per euro 9,2 milioni di euro.
Il risultato al lordo delle rettifiche dei valori finanziari, iscritti nel circolante (4,3 milioni meno 8,08 milioni di rivalutazioni), delle rettifiche di valore dei crediti contributivi e locativi (56,5 milioni), nonché delle immobilizzazioni finanziarie (39,3 milioni) si attesta a 165,3 milioni in crescita rispetto al corrispondente risultato lordo del 2018 (120,4 milioni).