La demolizione dei 12 silos, dopo la prima fase di preparazione e allestimento delle aree del cantiere, avviene con la tecnica dell’abbattimento meccanico controllato. Nelle varie fasi della demolizione, che vengono monitorate dagli organi competenti anche per gli aspetti ambientali, non ci saranno modifiche sostanziali alla viabilità portuale della zona né al traffico marittimo.
L’intervento consentirà di usufruire di una banchina complessiva di circa 350 metri, con un retro banchina di 33 mila metri quadrati. Su come saranno utilizzate le banchine 19, 20 e 21 della darsena Marche, continua la fase di valutazione dell’Autorità di sistema portuale e della Capitaneria di porto di Ancona che sarà poi una base di discussione per un confronto necessario con tutte le istituzioni, le amministrazioni presenti in ambito portuale e gli operatori per arrivare ad una condivisione sulla destinazione d’uso di questi spazi.
“E’ un porto che punta sulla trasformazione per crescere ed evolvere, per rafforzare le sue potenzialità produttive, favorire nuove occasioni di sviluppo per il lavoro delle imprese e la creazione di nuova occupazione – afferma Rodolfo Giampieri, presidente Autorità di sistema portuale - tutto il sistema portuale è consapevole che bisogna puntare ad incrementare la competitività dello scalo per intercettare quelli che sono i cambiamenti e le opportunità del mercato in una logica di sostenibilità ambientale”.