L’accordo formalizza una cooperazione, in parte già avviata, fra il porto della capitale azera, e quello di Trieste, idealmente posizionati sulla direttrice di traffico trans-caspica. Area in forte crescita, in quanto parte del sistema delle nuove rotte globali a sud della Russia, che congiungono Estremo Oriente e Europa Occidentale, sfruttando anche il potenziale delle nuove infrastrutture ferroviarie dell’Azerbaijan, come le linee con la Georgia Baku-Batumi o quelle con la Turchia Baku-Kars. In questo quadro, lo scalo di Baku, il più grande del Paese, con i nuovi investimenti nella zona di Alat, e quello di Trieste, risultano in una posizione strategica di cerniera mare-terra, rispettivamente nella zona Centrasiatica e Europea.
Tra gli obiettivi della firma, quelli di sviluppare non solo sinergie nel campo dei traffici e dei servizi logistici integrati marittimi e ferroviari, ma anche attività di trasferimento di conoscenze e buone pratiche, in ambiti quali la gestione delle free trade zones, l’ICT, training del personale e sviluppo di politiche portuali innovative mirate alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza.
“Ambiti nei quali, - sottolinea Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale - il porto di Trieste possiede un posizionamento altamente qualificato che risulta di elevato interesse per partner stranieri collocati in aree in sviluppo”.Sull’importanza della nuova partnership si sofferma anche Taleh Zyadov, direttore del porto di Baku:
“Le relazioni con il porto di Baku - conclude D’Agostino - si sono ulteriormente rafforzate proprio grazie a questo memorandum, che rappresenta una nuova occasione di sviluppo delle politiche di internazionalizzazione del nostro sistema portuale nell’ambito delle reti globali”.
“Il protocollo che abbiamo firmato con Trieste – apre nuove opportunità per entrambi i porti che fungeranno da hub determinanti nel corridoio centrale che collega la Cina e l'Europa attraverso l'Azerbaijan”.