I volumi sono cresciuti oltre la media nazionale grazie ad una strategia commerciale che mira ad incentivare l’uso di aeromobili più grandi e di ultima generazione, a minor impatto ambientale, sia in termini di emissioni che di rumore e con un load factor alto (dato che misura il rapporto tra passeggeri trasportati e posti offerti). Nel 2013 ogni volo aveva in media a bordo 112 passeggeri, nel 2019 i passeggeri per volo sono saliti a 141.
L’aumento del traffico è stato anche qualitativo grazie all’ingresso ed al consolidamento di vettori di grandi dimensioni. Nel 2019 i passeggeri di compagnie aeree come United Airlines, KLM/Air France, TAP Portugal, flydubai, Iberia e Turkish Airlines, sono aumentati del 40% rispetto allo scorso anno. Anche grazie al volo United Airlines per New York, il traffico totale fra Napoli e il Nord America è salito a 350mila passeggeri.
Inoltre, nell’ultimo anno è aumentata notevolmente la “connettività”: un dato che misura la facilità di collegamento tra un aeroporto ed il resto del mondo. Quella di Napoli è aumentata nel 2019 del 20%, 6 volte più della media europea e 4 volte più di quella italiana grazie all’offerta di 106 destinazioni raggiungibili con volo diretto, tra cui 18 HUB. Secondo l'Airports Council International (Associazione Internazionale di operatori aeroportuali, con sede a Montréal), all'aumento della connettività aeroportuale corrisponde un incremento del PIL pro-capite nella regione, stimolando il turismo, la mobilità internazionale della forza lavoro e gli investimenti esteri.
Nel 2019 sono stati inaugurati i voli intercontinentali per New York e Dubai che hanno avvicinato la Campania al Nord America e all’emisfero orientale. Due le date particolarmente significative del 2019: Il 24 ottobre, che ha sancito la nascita del sistema aeroportuale campano attraverso la fusione per incorporazione dell’Aeroporto di Salerno Costa D’Amalfi S.p.A in GE.S.A.C. S.p.A e il 25 novembre, in cui è stato raggiunto il traguardo dei 10 milioni di passeggeri in un anno.