“Descalzi ha iniziato da anni un Piano Industriale ed economico in ENI che ha portato l’Azienda energetica nazionale ad essere una delle prime Oil Company internazionali. Ne danno conferma i risultati economici e la riconversione su nuove linee di produttività eco-sostenibili, parlo della conversione di raffinazione e nuove tecniche di energia da fonti pulite.
Una sostituzione dell’Amministratore Delegato, in questo momento comprometterebbe i rapporti esteri di gran parte del sistema dell’Oil & Gas italiano e delle aziende che seguono la scia di business con ENI, rischieremmo una grande crisi strutturale e di mercato, a vantaggio di aziende petrolifere di Stato straniere, pronte ad entrare in business ad oggi di grande appetito industriale, come Libia, Africa e gran parte di Medio Oriente”.
In merito allo scandalo nigeriano OPL-245 che vede indagati l’A.D. ENI ed altri membri del management “In questo momento è irrilevante, l’Inchiesta è vecchia. Bisogna pensare alle migliaia di lavoratori ENI che vivono grazie ai risultati raggiunti, l’Inchiesta farà il suo corso, per adesso andiamo avanti con i business che l’Italia ed ENI hanno in mano. Non possiamo permetterci il lusso di perderli” conclude Marsiglia.