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Porto di Brindisi: si accede con permessi elettronici


9 gennaio 2020 = Dal 1° gennaio 2020 si accede nel porto di Brindisi con permessi elettronici, dotati di barcode. Si tratta di un sistema di ultima generazione che, oltre ad aumentare il gradiente di sicurezza negli scali, consente, a chi ne fa richiesta e ne ha titolo, l’ottenimento del permesso in tempi immediati; mentre a Forze dell’ordine, personale della Security portuale e dell’AdSP MAM di avere contezza, in tempo reale, delle presenze in ambito portuale. Accedere al servizio è assolutamente semplice. Gli aventi diritto, non ancora iscritti sulla piattaforma, possono registrarsi al PCS GAIA https://gaia.adspmam.it.

Gli interessati hanno facoltà di richiedere autorizzazioni di accesso per uno o più mezzi/persone nel porto di Brindisi. Le credenziali vengono rilasciate esclusivamente ad utenti autorizzati ad operare nell’area di security interessata. Solo per il primo accesso l’utente dovrà, preliminarmente, procedere alla richiesta di registrazione, compilando il form disponibile attraverso il link “Nuovo utente”. Dopo la fase di registrazione, e a valle delle conseguenti verifiche da parte dell’Ufficio competente, si riceverà una e-mail di conferma o di diniego della richiesta. “Brindisi, porto sempre più smart– commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi.

L’imponente infrastruttura informatica di cui è dotato, e che ci fa essere esempio di best practice tra le AdSP in Italia, ci consente di apportare continui upgrades nelle performance dei nostri porti, con l’obiettivo di agevolare gli utenti, le cui richieste vengono processate tempestivamente, ma anche il lavoro degli operatori di Security portuale. Si è aperta una nuova era - continua Patroni Griffi - quella delle “smart borders”, le frontiere intelligenti, in cui le procedure amministrative sfruttano le moderne tecnologie digitali 4.0 (Internet of things – IoT, Blockchain, intelligenza artificiale).

Un processo che già ci sta portando alla completa digitalizzazione dei procedimenti di imbarco e di sbarco, di ingresso e di uscita dai nodi portuali (Gate automation); della verifica sul processo logistico di stoccaggio e controllo merci; e del pagamento delle tasse di ancoraggio e portuali. Un processo virtuoso- conclude il Presidente– che ci consentirà di ridurre, se non eliminare, le diseconomie di scala che naturalmente si creano in un porto.”

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