E’, infatti, cresciuto il settore dei container con un incremento dei traffici pari all’8,4 percento dei teus e dell’8,6 percento delle movimentazioni, rispetto allo scorso anno, determinando una netta inversione di tendenza per lasciarsi, così, alle spalle le congiunture negative degli ultimi anni. Tutto ciò si è realizzato nonostante la crisi dei traffici registrata nel primo trimestre, culminata con un lunghissimo sciopero di nove giorni sulle banchine portuali.
A conti fatti, lo scalo di Gioia Tauro ha totalizzato una movimentazione di 2.522.874 di teus e l’arrivo di 1.287 navi. Nel dettaglio, è aumentato il numero di portacontainers attraccate e lavorate presso il terminal MCT che ha generato un relativo incremento del 5,1% con un innalzamento dei movimenti di circa 1,6 milioni e una relativa crescita percentuale dell’8,6.
Si è giunti a questo traguardo perché lo scalo calabrese, nel corso dell’anno, ha mantenuto stabile la strada del rinnovamento, concretizzando la sua politica di sviluppo mirata a definire un chiaro cambio di tendenza e porre fine al periodo buio che ha segnato, negli ultimi anni, la vita dell’infrastruttura portuale.
Si tratta di un dato rilevante che riconferma Gioia Tauro essere il primo hub nazione nel settore del transhipment, con un andamento del traffico posizionato su risultati positivi, consolidati ormai da diversi mesi, in crescita costante già da aprile scorso. Ha contribuito a risalire la china la piena operatività degli investimenti del Terminalista attraverso un imponente progetto di rinnovamento dell’equipment in grado di rispondere alle sempre maggiori esigenze di mercato, che richiedono celerità nelle operazioni di trasbordo e di posizionamento dei container in banchina.