Già diversi porti del mondo hanno adottato questa tecnologia: da Seattle a Los Angeles e San Diego, passando per Pittsburgh e Long Beach negli Stati Uniti d'America, fino ai grandi porti europei di Rotterdam, Goteborg, Stoccolma e Anversa e, notizia degli ultimi giorni, anche quello di Dunkerque in Francia, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dall'Autorità portuale locale. La lista è in realtà molto più lunga e comprende ovviamente anche diversi porti italiani, tra cui Taranto e Genova e infine a Livorno, dove è stato realizzato l'impianto più grande del mar Mediterraneo. All'elenco potrebbe aggiungersi adesso anche Porto Torres.
Esiste infatti uno studio di fattibilità, commissionato dall'azienda di produzione elettrica Ep Produzione, operante a Fiume Santo, e messo a disposizione del Comune e dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, che indica l'attuabilità del progetto. Secondo l'analisi, lo scalo di Porto Torres potrebbe essere elettrificato con investimento di 2,5 milioni di euro e avrebbe dei costi di gestione sostenibili.
«Questo studio conferma quella che è sempre stata una mia intuizione e racconta con numeri e dettagli che il progetto dell'elettrificazione delle banchine è realizzabile – spiega il sindaco Sean Wheeler – si tratterebbe di un'opera utile per tutta la città. Oltre a proiettare il nostro scalo marittimo nel futuro, migliorerebbe la qualità dell'aria e dell'ambiente e offrirebbe anche una concreta opportunità occupazionale di lungo periodo. Ora ci faremo promotori per organizzare un incontro con la Regione, il Consorzio industriale, la Capitaneria di Porto e ovviamente con l'Autorità portuale. Il presidente Massimo Deiana è già stato informato di questo studio e oltre ad aver accolto favorevolmente l'idea, mi ha comunicato che ha inserito il cold-ironing nel Deasp, il Documento di pianificazione ambientale ed energetica del sistema portuale. Devo infine necessariamente ringraziare Ep Produzione, che ha generosamente messo a disposizione della collettività un lavoro che rappresenta il punto di partenza per il miglioramento del nostro porto».