Le assemblee di fine anno, infatti, sono il primo dei passaggi del processo di riunificazione fissati da Confindustria e condivisi dai rispettivi Consigli di Presidenza delle due Associazioni, che si concluderà il 31 gennaio 2020, al termine dell’espletamento delle condizioni, anche tecniche, cui deve essere data attuazione e che dovrà avere luogo nel rispetto del perimetro dello Statuto e dei valori di Confindustria. Poiché la casa comune sarà quella di Confindustria, lo statuto resterà quello di UCINA, integrato ovviamente con alcune modifiche richieste dai Soci di Nautica Italiana, che sono state accolte e votate dall’assemblea dei Soci UCINA.
Non meno di 45 aziende di Nautica Italiana, infatti, che rispettano i requisiti previsti da Confindustria dovranno aderire entro il 31 gennaio prossimo, secondo le modalità fissate dal ‘Protocollo di intenti per la riunificazione’, al fine di rendere operativo l’accordo che prevede l’affiancamento dei rappresentanti delle due associazioni. La compagine presidenziale vedrà Saverio Cecchi, restare in carica come presidente, con Lamberto Tacoli che ne diverrà il Vice Presidente vicario.
Al termine del periodo transitorio, che porterà all’elezione di un nuovo Presidente e della squadra dei Vice Presidenti, i due diventeranno entrambi Past President di Confindustria Nautica.
“I miei principali obiettivi sono stati il completamento delle importanti modifiche del nostro Statuto per essere sempre più inclusivi, una particolare attenzione al Mezzogiorno e, soprattutto, la riunificazione della rappresentanza della filiera nautica”– commenta Saverio Cecchi Presidente di Ucina Confindustria Nautica, che aggiunge –
“In questa giornata di grande soddisfazione, vorrei condividere la mia gioia con i miei Vice Presidenti, che mi hanno accompagnato in questo cammino, Lamberto Tacoli, che ha contribuito a renderlo possibile, ma soprattutto con tutti i Soci. Ora daremo il via a un importante piano strategico per il settore ”.
“La votazione di oggi – commenta Lamberto Tacoli, Presidente di Nautica Italiana - rappresenta l’approdo finale di un percorso di riavvicinamento durato per buona parte degli ultimi nove mesi. Il mio augurio per il futuro è che questa realtà associativa, che ci vedrà finalmente riuniti sotto un unico tetto confindustriale, possa rispondere in maniera forte alle opportunità rappresentate dal futuro del comparto, dalla sua internazionalizzazione alla valorizzazione della filiera interna. Spero, infine, che l’avvio operativo di Confindustria Nautica riesca a far mettere da parte gli individualismi, che ci hanno tenuti distanti nel passato, al fine di percorrere insieme un percorso di ulteriore consolidamento del nostro comparto”.