Più di 400 treni al mese collegano il porto di Trieste alle aree manifatturiere e industriali dell'Italia nord-orientale e dell'Europa centrale, con destinazioni diverse come Germania, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera e Lussemburgo. Il progetto al centro del finanziamento comprende due diversi componenti, entrambe legate all'aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie nell'area di servizio portuale:
● la ridefinizione del layout ferroviario del porto per consentire la piena operatività degli accessi ferroviari a più treni contemporaneamente di lunghezza fino a 750 metri;
● il ripristino dei raccordi ferroviari industriali per le aree Wartsila ed ex Aquila. Per la BEI l’operazione rientra nei filoni tradizionali di attività, sia come progetto delle reti europee di trasporto (Trans European Network-Transport), sia per le rafforzate politiche ambientali, che puntano al sostegno di investimenti che contrastano i cambiamenti climatici. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, è stimato che durante la realizzazione dei lavori ci sarà un incremento di circa 400 persone per anno.