“Una semplificazione che dovrà interessare diversi ambiti,” prosegue Rossi, “da quello normativo, sul quale siamo impegnati quotidianamente nelle sedi ministeriali per trovare soluzioni e fornire suggerimenti in tema di dragaggi e piani regolatori; a quello della comunicazione, che deve avere basi scientifiche, ma essere fruibile da tutti. Con questo, intendo che anche la comunicazione dovrà essere sostenibile da un punto di vista lessicale, per raggiungere tutti.”Nei giorni scorsi, le Autorità di Sistema Portuale con i propri tecnici addetti alle attività di comunicazione e promozione, si sono riuniti presso Assoporti per la pianificazione delle attività 2020, e in questo contesto la sostenibilità è stata al centro del dibattito. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza e la cultura della tutela dell’ambiente, con particolare riferimento al sistema costiero e portuale. Nel contesto dei carburanti alternativi, rientra in particolare l’attività di integrazione sociale dei porti e rapporto porto-città.
Questo processo rientra pienamente anche negli obiettivi posti dalle Nazioni Unite in tema di sostenibilità (i cosiddetti Sustainable Development Goals). A questo fine, si prevede di organizzare un evento a Roma nel primo quadrimestre del 2020 con il coinvolgimento di ministeri, istituzioni e operatori. Concludendo, Rossi ha aggiunto,
“Oggi la sensibilità verso i temi ambientali e sociali è alta e chi svolge un’attività economica deve condividere un percorso di consapevolezza verso una maggiore “sostenibilità” dell’impresa. In Assoporti abbiamo iniziato a dare i primi segnali di cambiamento verso una maggiore sostenibilità eliminando l’uso della plastica ed utilizzando soltanto materiali riciclabili. Si tratta di piccoli passi, ma sono segnali di cambiamento.”