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Il codice doganale dell’Unione alla prova delle sfide globali


1 novembre 2019 - Grande successo per il convegno “Il codice doganale dell’unione alla prova delle sfide globali” organizzato da Fedespedi presso la sede dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) di Milano: oltre 100 presenze e 11 Associazioni Territoriali collegate, a testimonianza del grande interesse di imprese associate ed esperti di settore verso la materia doganale, tra compliance, attuazione del Codice Doganale dell’Unione, Brexit e Trade War.
“Riconosciamo all’Agenzia delle Dogane un rinnovato slancio al servizio della crescita economica del Paese. Il loro lavoro è fondamentale per proteggere e tutelare la sicurezza del mercato interno e per garantire una competizione leale sui mercati esteri alle principali filiere industriali del nostro Paese"
 – ha dichiarato il Presidente di Confetra, Guido Nicolini, che ha chiuso i lavori -
 “crescita è anche sinonimo di facilitazione del commercio internazionale. Le occasioni di incontro favorite da Confetra sono opportunità concrete per raggiungere questo comune obiettivo e dare slancio alla filiera logistica”.
 “La globalizzazione è una realtà: il mondo è interconnesso. Ogni scossone all’interno del mercato provoca ripercussioni in settori anche molto lontani” 
- ha aggiunto a margine il Presidente di Fedespedi, Silvia Moretto, che ieri ha aperto i lavori –
“un settore di ‘servizi’ come quello logistico, che dialoga con più interlocutori in filiere molto diverse, è il primo a risentire di queste nuove dinamiche e ha imparato negli anni a tenere la barra dritta in acque spesso agitate. Qui sta la vocazione delle associazioni e il compito dei loro interlocutori istituzionali. Favorire una comprensione sempre più ampia e chiara del contesto globale nel quale le imprese operano, per aiutarle ad interpretarne le sfide e a trovare nuovi percorsi di crescita. Come ha osservato acutamente il prof. Enrico Perticone, Vicepresidente del Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali, la Brexit potrebbe realizzarsi tra anni, ma le imprese già oggi ne stanno pagando le conseguenze. Associazioni, Imprese e Istituzioni, dunque, devono adottare un approccio olistico, che sappia guardare ai problemi con una visione d’insieme e una strategia unitaria. Tale strategia, inoltre, deve essere comunicata e interpretata in maniera univoca, in un coordinamento perfetto tra centro e periferie, tra testa e braccia operative.”

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