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Progetto “Formati al Porto”


1 ottobre 2019 - Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo, e il direttore della Escola Europea IntermodalTransport, Eduard Rodès, presentano il progetto “Formati al Porto”, fortemente sostenuto dall’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale e dalla Escola Europea, che mira a formare gli studenti delle scuole superiori e, soprattutto, delle Università, nel settore marittimo e in quello della logistica.

 L'obiettivo principale dell'iniziativa, già sperimentata con grande successo nel porto di Barcellona, è quello di avvicinare e mettere in contatto le richieste specifiche delle aziende con le competenze offerte dal territorio in termini di professionalità.
 "L'Escola Europea, insieme all'AdSP, ha lavorato molto duramente negli ultimi due anni per realizzare questo meraviglioso progetto che, oggi, diventa realtà”,
 dichiara il direttore della Escola Europea, Eduard Rodès.
“Uno degli obiettivi del corso è quello di creare uno spazio di sperimentazione e scoperta che possa attrarre sempre più persone in questo settore e, allo stesso tempo, garantire uno sviluppo professionale”, continua Rodès.
“Il porto ed i suoi operatori, la comunità portuale, mettono le loro conoscenze, infrastrutture ed attrezzature al servizio della formazione e, quindi, della città stessa.
La formazione e la promozione dell'occupazione devono, quindi, costituire lo spirito che muove “Formati al Porto”, 
con la complicità e l'aiuto di tutti”, precisa il Direttore della Escola.
 “E’ indubbio che il trasporto marittimo sia, oggi, uno degli assi principali su cui si muove il commercio mondiale”,
 spiega il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo.
 “Il crescente utilizzo delle cosiddette “Autostrade del Mare”, voluto fortemente dall’Unione Europea, ha portato notevoli benefici in termini di decongestionamento delle reti terrestri, facilitazione del flusso delle catene logistiche e riduzione dell’impatto ambientale”,
 prosegue di Majo.
 “Oggi, il porto di Civitavecchia avverte, ancor più di ieri, la necessità di offrire servizi competitivi e, soprattutto, di investire sul fattore umano formando una comunità logistica che sia capace di affrontare le sfide future e di collocare strategicamente il porto in prima linea nell’attività logistica del Mediterraneo. Da qui l’importanza di una formazione specifica in trasporto intermodale e Autostrade del Mare che permetterà di disegnare, costruire e gestire con maggior efficienza e sicurezza le operazioni logistiche porta a porta, offrendo gli strumenti necessari per analizzare i costi diretti e l’impatto ambientale. Tutti elementi fondamentali per le imprese che mirano ad aumentare la propria competitività sul mercato”,
 conclude il numero uno di Molo Vespucci.

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