In uno scenario a “politiche invariate”, includendo il rialzo di IVA e accise e le spese indifferibili, il PIL rimarrà fermo non solo nel 2019 ma anche nel 2020. Se invece l’aumento delle imposte indirette venisse annullato e finanziato interamente a deficit, il PIL crescerebbe dello 0,4 per cento nel 2020, ma il rapporto deficit/PIL sarebbe pericolosamente vicino al 3%.
"I numeri fanno riferimento a una manovra che non può che essere cauta date le risorse disponibili. Noi condividiamo però l'approccio responsabile del governo di declinare interventi su un piano triennale e mantenere l`equilibrio dei conti pubblici proprio per sostenere la nostra credibilità e fiducia".Ha detto Marcella Panucci, Dir. Gen Confindustria, che ha sottolineato:
"Quello che più serve sono investimenti pubblici e lo sblocco delle infrastrutture. Gli obiettivi del governo però devono declinarli su tre anni e fondarsi su risorse importanti da investire su questi capitoli. Un piano triennale, con un punto di partenza e uno di arrivo, che rafforzi gli interventi previsti".