L’Audizione Pubblica si inserisce nell’ambito dei lavori del CESE, che negli ultimi anni ha dedicato un’attenzione crescente al tema della cultura, chiedendo il rilancio dell’Agenda europea che miri a un vero e proprio “Nuovo Rinascimento Europeo – rEUnaissance”. Aprire le porte a rappresentanti delle organizzazioni attive nel settore della cultura può apportare creatività e visione e costituisce il fondamento dell’“unità nella diversità”, componenti fondamentali del vivere comune.
L’iniziativa promossa dal CESE in collaborazione con la BMTA, si propone di mettere in risalto azioni e politiche di promozione del turismo europeo strettamente legato al patrimonio culturale, che si fonda sulla bellezza di uno dei continenti più ricchi al mondo per storia, arte e tradizioni. Il turismo culturale sarà, quindi, uno dei temi trainanti, non solo come potenziale veicolo di crescita dei flussi turistici nei paesi dell’Unione Europea e del Mediterraneo, ma con lo scopo, ancora più importante, di valorizzare al meglio il patrimonio culturale dell’area, sia come fattore d’integrazione sociale che di sviluppo economico.
Aprirà i lavori il Presidente del CESE Luca Jahier e interverranno parlamentari e responsabili delle Istituzioni Europee, oltre che i vertici del mondo del turismo e della cultura europei e nazionali. L’Audizione Pubblica si inserisce in un programma più ampio di quattro giorni, che vedrà riuniti a Paestum in occasione della BMTA, oltre a 100 espositori, di cui 25 Paesi Esteri, nell’ambito del salone espositivo, circa 300 relatori, 100 giornalisti accreditati, 200 operatori turistici tra buyer europei e seller nazionali, in una serie di conferenze, incontri e workshop incentrati su un confronto di esperienze non solo tra i Paesi del Mediterraneo.
La XXII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si svolgerà a Paestum presso il Centro Espositivo Savoy Hotel, la Basilica, il Museo Nazionale, il Parco Archeologico da giovedì 14 a domenica 17 novembre 2019. Obiettivo dell’iniziativa è promuovere i siti e le destinazioni di richiamo archeologico, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche.