Nei campi si diffonde l’odore intenso di uva appena colta ed è un risuonare di canti e di voci allegre dalle prime luci dell’alba fino alle 10 del mattino. Poi i carichi di uva vengono portati in cantina. Spiega Clemente Zecca:
“I grappoli vengono raccolti a mano uno per uno e deposti delicatamente in cassetta. Poi vengono conferiti in cantina, dove sono ulteriormente selezionati e messi in una cella frigorifera a 8 gradi. Solo l’indomani saranno pigiati con un sistema di diraspatura e pressatura morbida. Questo ci permette di ottenere il massimo della qualità”.E la qualità è tra i primi obiettivi della cantina leccese. “Il Luna 2019 sarà pronto tra un anno”, spiega il direttore commerciale, Valentino Caputo.
“L’influente critico americano James Suckling, che già lo aveva definito il miglior bianco di Puglia, ha attribuito 93 punti (il massimo è 100) all'ultima annata 2018. Questo ci gratifica moltissimo e ci aiuta a lanciare il messaggio che nel Salento possiamo produrre non solo grandi rossi di primitivo e di Negroamaro, ma anche i bianchi dal gusto intenso e vivace”.Nei vigneti di Conti Zecca è un continuo via vai di uomini e donne con i trattori. Tra canti e profumo di uva appena colta, la vendemmia proseguirà ancora per un altro mese. Dopo i bianchi verranno raccolti i grappoli di uva di Primitivo (chiamato così perché matura prima) e poi di Negroamaro. Un profumo intenso di mosto invade tutte le Tenute Conti Zecca, vaste 320 ettari. Si festeggia il momento più atteso dell’anno.
Eduardo Cagnazzi