È quanto emerge dallo studio, realizzato da Deloitte&Touche, Università di Genova e Università di Amburgo, presentato oggi al Salone Nautico di Genova, con la partecipazione del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Roberto Traversi, dell’Assessore alla Comunicazione, Formazione, Politiche giovanili della Regione Liguria, Ilaria Cavo, del Sindaco di Genova, Marco Bucci, del Sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, del Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Marco Sanguineri, e del Presidente di Confitarma, Mario Mattioli.
La costruzione di nuove navi nei cantieri è l’attività maggiormente rilevante sul piano dell’impatto economico a livello europeo del Gruppo Costa, con circa 4,5 miliardi di euro e oltre 20.000 posti di lavoro, grazie a un piano di espansione della flotta che prevede l’arrivo di 7 nuove navi entro il 2023, di cui due già entrate in servizio. Particolarmente rilevante è, inoltre, quanto direttamente generato dalla spesa degli ospiti nelle varie tappe della crociera, pari ad un valore medio di 74,60 euro a passeggero in ogni porto europeo toccato dalle navi della compagnia.
Parallelamente, a conferma dell’importanza del settore nella promozione turistica del territorio, il 60% degli ospiti dichiara di voler tornare nelle destinazioni visitate.
“Le crociere producono un valore e una ricchezza nelle città e nei paesi in cui operano che va ben oltre il percepito comune. Ogni euro speso dal nostro Gruppo, dai nostri ospiti o dal nostro equipaggio, genera un effetto moltiplicatore, creando un circolo virtuoso in grado di trasformare positivamente l’economia del territorio, garantendo continuità e rafforzando la stabilità dell’economia locale.”– ha commentato Neil Palomba, Direttore Generale di Costa Crociere. –
“L’obiettivo del nostro studio è proprio quello di quantificare questo valore, focalizzandoci sull’Europa e sull’Italia, dove siamo leader e dove abbiamo una presenza storica e consolidata, affinché insieme alle comunità dei porti in cui facciamo scalo si possano costruire con maggiore consapevolezza programmi di sviluppo”.