L’ex Presidente del Consiglio, Enrico Letta, nella veste di esperto internazionale di geopolitica, ha sottolineato la necessità che il Governo italiano punti con decisione, non tanto al ruolo di Commissario alla concorrenza, ma a quello di Commissario ai trasporti che risulterà strategico per il futuro dell’Unione e per la difesa degli interessi italiani.
Da Giuseppe Bono, CEO di Fincantieri e dall’economista Giulio Sapelli sono state lanciate accuse circostanziate alla politica, o meglio, alla “non politica” europea degli ultimi vent’anni. Una politica ossessionata dalle norme sulla concorrenza che oggi renderebbe impossibile un’operazione come quella che ha prodotto uno dei rari successi industriali europei, il consorzio Airbus, e che dietro a un’attenzione maniacale per la finanza, ha soffocato qualsiasi riferimento alla realtà.
Per Achille Onorato esiste una necessità cogente di sbloccare anche le opere strategiche del trasporto oltre che di sostenere, attraverso piani specifici anche di finanziamento comunitario, (in quanto vere e proprie infrastrutture) il rinnovamento delle flotte di navi traghetto impegnate sulle autostrade del mare. Onorato ha anche ribadito il paradosso di approvvigionamenti all’industria italiana che continuano a dipendere dal sistema dei porti del Nord Europa. Fabrizio Palenzona, Presidente di quella Conftrasporto che ha salutato con particolare entusiasmo l’integrazione attraverso ASSARMATORI di tutte le modalità di trasporto, questo settore sconta il fallimento di una politica e di una programmazione del trasporto, quando trasporto e logistica significano per il nostro Paese occupazione e competitività.
Palenzona ha anche denunciato come né Genova né Trieste siano oggi in grado di svolgere il ruolo che dovrebbe essere naturale di porta sud dell’Europa. Ha concluso i lavori il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli che, nel condividere le indicazioni fornite dal Presidente Messina nella sua relazione introduttiva, ha annunciato i lavori di un tavolo tecnico per snellire le norme sui dragaggi nei porti e lo sblocco della cabina di regia delle Autorità di Sistema Portuale al fine di rendere competitivo, anche con misure che riguardano i collegamenti ferroviari da e per gli scali marittimi, l’intero sistema trasportistico italiano.