In tal modo si otterranno diverse matrici merceologiche omogenee da conferire ai consorzi di filiera per il recupero degli imballaggi che cesseranno, quindi, la qualifica di rifiuto per essere considerate materie prime seconde, come la carta e il legno. Un grande risultato, che porta la S.E.Port. all'avanguardia nel panorama delle aziende che gestiscono i servizi ecologici nei porti nazionali.
“Il nuovo impianto – spiega il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo – persegue l'obiettivo di azzerare il conferimento in discarica dei rifiuti portuali e consentirà al porto di Civitavecchia di anticipare addirittura le prescrizioni contenute nella recentissima Direttiva dell’Unione Europea (n.883/2019) sui rifiuti prodotti dalle navi scalanti i porti europei”.
“Un passo importante per la Società – conclude il Presidente della S.E.Port. Giancarlo Russo – che rientra nel piano degli investimenti della concessione e che vuole essere una spinta per aprire nuove prospettive alla Società nell'ottica di massimizzare le operazioni di recupero di materiali e tutela dell’ambiente”.