Il diniego si basa inoltre sulla mancata fruibilità del pubblico nel vedere e godere della vista marina, invocando una legge del 1908 e successivo DM del 1958 e DM del 1966.
“E’ fuori dubbio che l’iter di otto mesi al quale ci ha sottoposto come organizzatori la Soprintendenza, chiedendoci di variare ben 4 volte i contenuti del progetto iniziale, sono stati strumentali per raggiungere il termine di gestione organizzativa che ci ponevamo – dichiara Gennaro Amato, presidente dell’associazione Nautica Regionale Campana – fissato per il 30 giugno. La consegna delle motivazioni, infondate, anticipa di fatto la pensione del soprintendente, fissata per settembre, non decidendo nulla in favore della città e demandando ai successori le scelte. Per fortuna il sindaco de Magistris, che ha capito la valenza del settore che fattura quasi due miliardi di euro in Campania, tra produttività cantieristica, filiera del settore, diportismo e turismo nautico, ha deciso di scendere in campo e trovare soluzioni per impedire questo scempio”.Una nota, pubblicata dal quotidiano “Il Mattino”, rilasciata dalla delegata al mare del Comune di Napoli Daniela Villani, ha riportato infatti la volontà del Primo Cittadino a far svolgere l’evento in ogni caso. Il Lungomare ed il mare antistante via Caracciolo rappresentano la posizione, per vocazione della città, scontata per ospitare l’esposizione nautica, ma in caso di non intesa tra gli Enti si spera di non perdere l’evento.