In particolare, UCINA richiede, con riferimento alle dotazioni di sicurezza, la semplificazione di alcune prescrizioni per le unità che navigano in acque SAR italiane e che si dotano di dispositivi di geolocalizzazione; relativamente agli adempimenti amministrativi, snellimenti degli adempimenti per le unità da diporto in uso commerciale anche per i natanti; con riferimento alle professioni, l’introduzione della distinzione tra la figura dell’istruttore professionale di vela e le attività sportive dilettantistiche; per le infrastrutture, il riconoscimento del dry storage come strutture della nautica da diporto. Non ultima la questione della guida senza patente di alcuni motori 2 tempi a iniezione diretta, a oggi esclusi.
“Ringrazio il signor Ministro - che ho già invitato all’inaugurazione del Salone Nautico il prossimo 19 settembre - per l’attenzione che mi ha voluto riservare all’indomani della mia nomina al vertice dell’Associazione di categoria di Confindustria”, commenta soddisfatto Cecchi, “è stato un incontro più che positivo, anzi direi operativo, perché il Ministro era perfettamente informato di tutti i dossier che riguardano lo sviluppo del settore”.