Di conseguenza, dal 2016, le strutture non Ue, incluse quelle in India, hanno ricevuto dichiarazioni di conformità con HKC e hanno chiesto di essere inserite nell'elenco dell'UE. Le strutture visitate dall'Ecsa mostrano enormi progressi realizzati negli ultimi 3 anni per migliorare gli standard, guidati dall'HKC e dalla prospettiva di essere inclusi nell'elenco dell'UE. A tal fine, secondo Ecsa, l'Ue deve agire per promuovere ulteriori progressi offrendo alle strutture sottoposte a verifica un'equa possibilità di entrare nell'elenco Ue.
La missione Ecsa ha rilevato la volontà da parte degli impianti di riciclaggio delle navi, della SRIA dell'India e della Gujarat Maritime Board (GMB) per dimostrare in modo trasparente e discutere criticamente l'attuale stato di avanzamento verso operazioni di riciclaggio sane, sicure e rispettose dell'ambiente ad Alang.
Infine l’Ecsa, ritenendo che l'HKC sia l'unico strumento internazionale applicabile in grado di fornire una regolamentazione significativa per lo sviluppo di strutture di riciclaggio globali sostenibili, ritiene prioritario che gli Stati membri dell'Ue ratifichino la Convenzione di Hong Kong e, insieme alla Commissione europea, si impegnino per garantire che gli Stati principali di riciclaggio e gli Stati di bandiera seguano l'esempio.