L’avanzo economico risulta superiore a 7 milioni di euro e il patrimonio netto sfiora i 121 milioni, dati che rivestono una particolare rilevanza nell’amministrazione di un Ente pubblico, in quanto indicatori dell’efficienza della gestione e della conseguente valorizzazione del proprio patrimonio. Il risultato di competenza 2018, tra impegni di spesa e accertamenti di entrata, presenta un fondamentale equilibrio.
Dati che rivestono una particolare rilevanza nell’amministrazione di un Ente pubblico in quanto indicatori dell’efficienza della gestione e della conseguente valorizzazione del proprio patrimonio sono l’avanzo economico, che per l’Authority risulta superiore a 7 milioni, e il patrimonio netto, che sfiora i 121 milioni. Le risorse derivanti da tali positivi risultati saranno utilizzate per gli investimenti necessari ai piani di sviluppo dei porti di Trieste e Monfalcone, già nel corso dell’esercizio 2019.
Nel contesto dei numerosi aspetti positivi della gestione, va rilevato che l’indicatore annuale della tempestività dei pagamenti dell’Amministrazione, ha registrato nel 2018 un dato medio pari a -14 giorni rispetto alle previste scadenze contrattuali. A margine della seduta, il presidente dell’Autorità di Sistema, Zeno D’Agostino ha sottolineato:
“Questo Ente dimostra di saper gestire con oculatezza il proprio patrimonio. Un lavoro di grande equilibrio che porta notevoli risultati non solo nel settore finanziario e nelle scelte degli investimenti infrastrutturali, ma anche sul fronte del lavoro e del traffico merci”.Per quanto riguarda i dati statistici, nel primo trimestre del 2019 la movimentazione complessiva nel porto di Trieste rimane stabile con più di 15 milioni di tonnellate di merce movimentata e una variazione positiva del +0,12% rispetto ai primi tre mesi del 2018. Il settore container continua a fare da traino con 188.872 TEU pari ad un incremento del +17%. Segno estremamente positivo per il settore delle rinfuse solide con 631.098 tonnellate movimentate (+58,30%).
Lieve flessione per il settore delle merci varie (-0,68%), mentre registrano un calo le rifuse liquide (-1,77%) e il comparto RO-RO (-24,32%). Quest’ultimo fortemente legato ai traffici dell’autostrada del mare con la Turchia, interrompe un buon periodo di crescita pluriennale, in seguito al forte deprezzamento della lira turca avvenuto nel corso del 2018. In costante rafforzamento il traffico ferroviario che mette ancora a segno una variazione positiva a doppia cifra: +17,57% e 2.670 treni movimentati.